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  • INDAGINE CONGIUNTURALE

    Indagine congiunturale trimestrale - 4° trimestre 2018

    In riferimento ai risultati del 4° trimestre del 2018 dell’indagine economica della Confindustria Friuli Venezia Giulia il suo Presidente, Dott. Giuseppe Bono, così dichiara:

    “Il trimestrale analizzato si chiude con la conferma di un rallentamento dell’andamento economico. In particolare sul tendenziale si registrano valori di flessione riguardo al 2017 e ciò, probabilmente, va a influire su un sentiment per il futuro improntato al raffreddamento.

    Dall’altro canto il contesto internazionale è segnato da scelte di politica economica a volte in conflitto tra loro da parte delle principali potenze mondiali che ha causato un rallentamento della crescita economica e che si riflette nei dati del Friuli Venezia Giulia.

    Tale tendenza è confermata anche dalle previsioni per il 2019, sia a livello Paese che in regione, proprio per l’incertezza sull’esito di numerose partite in atto: la Brexit, le possibili mutazioni del contesto europeo prossimo alle elezioni, l’ipotizzabile recrudescenza delle politiche protezionistiche che vedono coinvolti paesi come Stati Uniti, Cina, Russia e America Latina.

    Se consideriamo poi che la ripresa economica che ha contraddistinto il biennio precedente è stata guidata soprattutto dalle esportazioni, tali mutamenti in atto a livello mondiale, accompagnati da una domanda interna ancora troppo debole, di fatto comportano una decelerazione della crescita, che investe non solo il nostro Paese, ma buona parte dell’Unione Europea. L’Europa continua a rimanere lo sbocco principale per le imprese del Nord Est; considerato che i paesi dell’Unione Europea rappresentano il 60% delle esportazioni delle nostre imprese, un rallentamento della loro crescita economica non può non destare ulteriore preoccupazione.

    In Friuli Venezia Giulia tale scenario ha evidentemente un impatto importante, soprattutto per quelle filiere di fornitura che vedono nei paesi UE, Germania in primis, il loro principale mercato di sbocco. Gli effetti negativi su produzione industriale, fatturato, occupazione sono contrastati dalla continua crescita del settore delle cantieristica navale, che, con la sua filiera radicata sul territorio regionale, contribuisce in maniera importante alla produzione di valore aggiunto, e le cui prospettive per il prossimo biennio confermano il ruolo fondamentale che il settore riveste nell’economia del Friuli Venezia Giulia.

    Destano peraltro preoccupazione alcune situazioni di crisi industriale che si stanno affacciando all’orizzonte, talune conclamate, altre in divenire o al momento solo potenziali. Confindustria Friuli Venezia Giulia, con le sue articolazioni territoriali, sta monitorando la situazione ed ha avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali e regionali.

    Tale scenario riconferma la necessità di avviare una seria riflessione in tema di politica industriale: va riaffermata la centralità del manifatturiero, da esplicarsi innanzitutto attraverso un importante investimento su fattori quali istruzione, formazione continua, cultura d’impresa.

    Tale centralità del manifatturiero riguarda anche il Friuli Venezia Giulia, territorio caratterizzato da elementi di fondamentale importanza per lo sviluppo dei prossimi anni. Basti pensare al sistema integrato porti/retroporti/interporti, al sistema della ricerca, al necessario consolidamento delle filiere produttive regionali: navalmeccanica, agroalimentare, sistema casa, meccanica di precisione. L’interconnessione di questi tre sistemi può farne un modello da esportare nel resto del Paese”.

    Trieste, 20 febbraio 2019

    Allegati

    Commento di sintesi 4 trim 2018 (file .pdf - 42Kb)
    4°18 (file .pdf - 3255Kb)

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