che stanno condizionando l’economia nel suo complesso. Le forti contrapposizioni, sul piano della scelta politica economica fra
potenze quali ad esempio Stati Uniti e Cina non possono che riflettersi sul panorama internazionale ed anche pertanto, su quello europeo ancora incerto e, spesse volte, confuso sulla definizione di una linea precisa e condivisa.
Questo quadro non può che vedere il nostro Paese fortemente impegnato nella proposizione e realizzazione di linee di politica economica che vedano la centralità del manifatturiero quale asset principale anche per il conseguente sviluppo sociale ed occupazionale.
Siamo la seconda potenza industriale Europea, sottolinea Bono, abbiamo la capacità e l’attitudine all’imprenditoria, e su questo il Paese deve unirsi nella convinzione che un solido manifatturiero porterà ad una solida Italia”.