“Dai dati consuntivi che le nostre imprese associate ci hanno fornito emerge un segnale molto chiaro: il trend della salute dell’industria regionale, dopo la flessione subita nel primo trimestre, ha ripreso a salire. La lenta e leggera ripresa iniziata attorno alla metà dell’anno scorso, quindi, prosegue ed ha segnato in questi ultimi mesi una confortante accelerazione, che speriamo possa essere confermata dalle prossime analisi. Produzione industriale, mercato interno, esportazioni e nuovi ordini si presentano tutti con segni positivi sia nel confronto con il trimestre precedente che nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso; è un risultato che non riscontravamo, nelle nostre indagini congiunturali da almeno tre anni. E’ un risultato confortante, ma non ancora sufficiente per dirci che siamo usciti dal periodo di crisi e dal pericolo di pesanti ricadute. Motivi per guardare al prossimo futuro con seria preoccupazione sono ancora, purtroppo, numerosi. In primo luogo il fattore Occupazione che permane negativo e, io credo – prosegue Bono – che potremo considerare superata la crisi solo quando anche l’occupazione presenterà livelli di crescita significativi. Inoltre l’ ISTAT ci dice, con i dati presentati all’inizio di agosto, che il nostro Paese è tecnicamente in recessione economica. Che le cose nella nostra regione vadano un po’ meglio che nel resto d’Italia, ci può far piacere al momento, ma siamo anche convinti che se la ripresa non investirà tutto il Paese e, con esso, anche il resto d’Europa, dove segni di debolezza emergono anche da paesi trainanti, la timida ripresa del Friuli Venezia Giulia non potrà che sgonfiarsi rapidamente.
L’ho già detto e lo ripeto, bisogna prendere atto della assoluta centralità delle imprese per poter rilanciare sviluppo ed occupazione ed in coerenza con questo imperativo attivare con massima urgenza una articolata strategia di rafforzamento del sistema produttivo.
La nostra Regione mi pare abbia colto questa esigenza – conclude il Presidente Bono – ed ha positivamente varato un piano di rilancio industriale accogliendo anche alcune importanti indicazioni fornite dal nostro sistema. E’ necessario però che si percorra questa via con decisione e con passo più veloce anche a livello di Governo nazionale; per questo c’è bisogno del concorso propositivo e costruttivo, non dell’ostruzionismo, di tutte le forze politiche parlamentari e di tutte le parti attive della società. Gli Industriali del Friuli Venezia Giulia, anche attraverso il rinnovamento che hanno avviato all’ interno del loro sistema associativo, credo di poter dire che lo stanno facendo portando, nell’ambito del proprio ruolo e delle proprie competenze, un contributo importante.”
TRIESTE, 4 settembre 2014