Ciò risulta sia sul confronto congiunturale (trimestre precedente) che sul tendenziale (1° trimestre 2019).
“Sono dati che non stupiscono, dichiara il Presidente Giuseppe Bono, in quanto confermano segnali precedenti dovuti alla grande instabilità dei contesti economici e politici internazionali.
L’acceso confronto USA – CINA sui dazi, le difficoltà di Sud America con il testa la Venezuela, l’incertezza sull’esito della Brexit sono tutti elementi che influenzano i mercati.
A ciò si accompagna inoltre il rallentamento di Francia e Germania, paesi di sbocco privilegiati dall’export delle imprese del Friuli Venezia Giulia.
Credo sia più importante, non fosse altro che per l’ottimismo che deve prevalere in chi fa impresa, guardare al futuro e le previsioni fanno ben sperare in una stabilizzazione della produzione.
Di certo, la classe politica che governerà l’Europa dovrà riflettere sull’importante ruolo del suo manifatturiero valorizzandolo e ponendo le condizioni per poter con vigore competere a livello mondiale.
Non ci stancheremo mai di sostenere che un forte manifatturiero è lo strumento primo per la crescita sociale ed economica del nostro Paese”.