I timidi segnali di miglioramento, riscontrati nella precedente indagine, rispetto al primo trimestre non si sono quindi consolidati e la previsione di una ripresa a breve termine deve essere ancora prudentemente rinviata.
Nel confronto tra i dati riscontrati nelle variazioni tendenziali (che paragonano gli ultimi dati con quelli dello stesso periodo dell’anno scorso) e quelli delle variazioni congiunturali (variazioni rispetto al trimestre precedente) si può rilevare come risulti peggiorata nel complesso la situazione rispetto all’anno scorso, mentre risulta leggermente migliorata rispetto al secondo trimestre. Potrebbe essere questo un segnale tale da consentire un moderato ottimismo, che necessita di conferme, tenuto conto che il terzo trimestre, a causa della pausa estiva, si caratterizza normalmente con una fisiologica diminuzione nel valore degli indicatori esaminati.
Entrando maggiormente nel dettaglio dei dati riscontrati, i principali indicatori tendenziali (che confrontano il trimestre in esame con lo stesso trimestre del 2002) nel terzo trimestre 2003 segnano i seguenti andamenti: la produzione scende da +1,2 al valore di -1,2%; le vendite totali si mantengono su valori negativi (-3,5%) per effetto delle esportazioni che segnano -6,3%. Le vendite in Italia si mantengono leggermente positive (+0,2%), ma ridimensionate rispetto al valore della precedente indagine (+2,9%).
Sotto il profilo congiunturale (rispetto, cioè, al trimestre precedente) la produzione segna una leggera crescita portandosi a +0,2%. Anche le vendite risultano moderatamente positive segnando un valore totale di +1,3%, come media ponderata del +1,2% delle vendite in Italia e del +1,7% delle vendite Estero.
L’andamento dell’occupazione appare in leggera crescita (+0,3%).
Per quanto riguarda l’andamento degli ulteriori indicatori, è da rilevare il miglioramento dei valori dei nuovi ordini che continuano ad essere positivi (+2,2%) nel congiunturale e diventano positivi (+5,2%) nel tendenziale.
Per quanto riguarda i principali settori dell’industria regionale:
- la “Meccanica” nel suo complesso presenta un andamento analogo a quello generale sopra descritto. Tra i suoi sottosettori si può rilevare il perdurare di una situazione di sofferenza del sottosettore “materiali elettrici ed elettronici”, da tempo in crisi anche a livello internazionale.
- segnali di criticità presentano anche i settori della “Produzione e prima trasformazione dei metalli” e del “Legno”.
Sotto l’aspetto territoriale, si può rilevare che in tutte le province l’industria presenta situazioni di incertezza con diverse accentuazioni di criticità.
Nelle previsioni di breve periodo, sul quarto trimestre del 2003, prevale per tutti gli indicatori l’aspettativa di stabilità, che si riduce, però, sensibilmente rispetto alle precedenti rilevazioni. Crescono di conseguenza la maggior parte delle previsioni sia di diminuzione che di crescita. Nel complesso, tranne che per la “produzione” è più alto il numero di imprese che si aspettano “diminuzioni” rispetto a quelle che prevedono una “crescita”.
In questo senso, anche se il quadro previsionale risulta orientato all’incertezza, prevale una visione non ottimistica del prossimo futuro.