La Confindustria di livello regionale, con il sostegno della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e del Consorzio Formindustria, svolge l’indagine elaborando i dati consuntivi del trimestre in esame e previsionali sul trimestre successivo, raccolti dalle proprie Associazioni provinciali federate di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine su campioni significativi – sono più di 23.400 gli addetti delle imprese che hanno collaborato a questa ultima indagine – delle aziende associate nelle rispettive province.
Il Presidente del sistema confindustriale regionale, ing. Alessandro Calligaris, presenta i risultati dell’indagine con alcune riflessioni:
“I dati che abbiamo raccolto dalle nostre imprese associate a fine settembre confermano il perdurare della sofferenza dei settori produttivi anche nella nostra regione. Tutti gli indicatori che abbiamo esaminato, tra cui i più importanti produzione e vendite, si presentano con valori di segno negativo sia nel confronto con il trimestre precedente, che in quello con lo stesso trimestre dell’anno scorso. Essendo il trimestre in esame caratterizzato dalle chiusure estive, la negatività dei dati congiunturali è scontata, ma, invece, preoccupa la forte negatività dei dati tendenziali. Questo ci dice che non stiamo ancora uscendo dalla crisi, ma, anzi, che ci sono indicazioni di peggioramento.
I problemi per il rilancio dell’economia vanno affrontati sicuramente a livello nazionale ed europeo, ma anche a livello locale molto si può fare sfruttando al meglio le competenze che l’autonomia speciale riserva al Friuli Venezia Giulia e le intelligenze e le risorse che sono presenti in questo territorio nella politica, nelle istituzioni, nelle categorie imprenditoriali e nelle rappresentanze sindacali e sociali.
Ho molta fiducia in questo, purchè si proceda con senso di responsabilità in un clima di coesione sociale ed economica che, per fortuna, nella nostra regione, pur con qualche confronto anche aspro, non è mai venuto meno.
Il soggetto determinante che va posto al centro delle strategie di rilancio – prosegue Calligaris – è certamente l’Impresa, con la I maiuscola, intesa come motore del progresso sociale, del rilancio del mercato del lavoro e dell’economia del territorio. E’ necessario, per questo, sostenere le potenzialità dello sviluppo imprenditoriale con un quadro di misure coerenti che dovranno riguardare molti campi, come, ad esempio, la spesa pubblica, le politiche attive del lavoro, l’ambiente, la ricerca applicata, le infrastrutture, l’energia, la fiscalità.
Per tutto questo – conclude il Presidente Calligaris – dovremo sopperire alla oggettiva ed ineliminabile carenza di risorse economiche con le risorse dell’ingegno, della collaborazione e dell’impegno a livello personale e delle rispettive organizzazioni rappresentative sociali e politiche”.
Trieste 8 novembre 2012