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Confindustria F.V.G.

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  • INDAGINE CONGIUNTURALE

    4° trimestre 2011

    Gli indicatori di come stanno andando le cose per le attività dei settori produttivi della nostra regione, presi in considerazione nell’indagine congiunturale trimestrale della Confindustria Friuli Venezia Giulia alla fine del quarto trimestre 2011, sono caratterizzati dalla forte presenza dei segni negativi dei loro valori sia nel confronto congiunturale (trimestre precedente) che nel confronto tendenziale (stesso periodo, dell’anno precedente).

    L’indagine è stata svolta, con il contributo della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e di Formindustria, su un significativo ed ampio campione di imprese del sistema associativo – sono 22.900 gli addetti delle imprese che hanno partecipato all’indagine - rappresentato dalle quattro Confindustrie Provinciali di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine.

    Va rilevato che la prevalente negatività dei dati congiunturali sta ad indicare un significativo peggioramento dello stato di salute dell’industria regionale, tenuto conto che il quarto trimestre , che segue il trimestre delle pause estive, comporta, di norma, una naturale ripresa delle produzioni e delle vendite; ripresa che questa volta, invece, non si è verificata. La tendenza al peggioramento viene inoltre confermata dai dati tendenziali, tutti negativi, dopo che da quasi due anni si erano mantenuti sempre al di sopra dello zero, anche se con valori assoluti in progressiva diminuzione soprattutto negli ultimi trimestri.

    L’esame complessivo dei risultati, che la presente indagine evidenzia, porta a concludere che l’industria regionale sta entrando in una nuova fase di recessione senza che il trend di miglioramento, lento ed incerto, iniziato verso a fine del 2009, sia riuscito a risanare completamente le ferite prodotte nel tessuto produttivo dalla lunga fase di crisi precedente.

    Dall’esame dettagliato dei valori assunti dai principali indicatori congiunturali si può vedere che nel quarto trimestre 2011:

    La Produzione rimane negativa assestandosi a -0,8%;

    Le Vendite Totali risalgono sopra lo zero passando dal precedente -1,4% a +1,3%, grazie soltanto al recupero delle Vendite Italia che passano da -7,4% a +4,1% , mentre le Vendite Estero calano dal precedente valore positivo (+2,4%) a -0,5% .

    L’Occupazione rimane leggermente negativa, ormai per il terzo trimestre consecutivo, segnando -0,4%.

    Per quanto riguarda il dettaglio dei principali indicatori tendenziali si evidenzia che nel quarto trimestre 2011: la Produzione rallenta di quasi quattro punti percentuali scendendo dal precedente valore di +0,5% a -3,9%.

    Anche le vendite subiscono un significativo rallentamento portandosi su valori negativi sia nel mercato interno che nelle esportazioni; in particolare le Vendite Totali scendono da +5,5% a -5,8%, per effetto delle Vendite Italia che segnano -7,5% e delle Vendite Estero che calano a -4,8% (nell’indagine precedente si erano assestate rispettivamente a +2,9% e +7,4%).

    A riguardo degli altri indicatori esaminati si può rilevare il negativo risultato anche dei Nuovi Ordini che presentano valori negativi sia nel confronto congiunturale ( -3,2%) che in quello tendenziale ( -6,9%).

    Le previsioni di breve periodo, sul primo trimestre del 2012, coerentemente ai risultati consuntivi che abbiamo qui sopra esaminati, sono orientate ad un cauto pessimismo. Infatti prevale per tutti gli indicatori indagati la previsione di stabilità, ma contemporaneamente si riscontra che le previsioni di diminuzione superano sempre di più del doppio quelle di aumento. In particolare la più pessimistica è la previsione delle esportazioni per le quali l’aspettativa di diminuzione (36,9% delle risposte) si avvicina molto alla previsione di stabilità (48,2%) ed è doppia rispetto a quella di aumento (18,9%).

    Allegati

    4°11 (file .pdf - 600Kb)

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