Il terzo trimestre del 2001, tenuto conto che esamina il periodo estivo, registra, rispetto al trimestre precedente, un prevedibile fisiologico rallentamento dei valori degli indicatori esaminati.
Paragonando il trimestre in esame con lo stesso periodo dell’anno precedente, emerge tuttavia una situazione dell’industria regionale che, pur mantenendo valori complessivamente positivi, risulta ridimensionata.
Con le rilevazioni di fine settembre l’industria regionale appare, nel complesso, ancora in crescita, ma sensibilmente rallentata; non sembra, per il momento, aver risentito delle negative ripercussioni sull’economia a seguito della nota, grave situazione internazionale.
I principali indicatori tendenziali (che confrontano il trimestre considerato con lo stesso periodo del 2000) nel terzo trimestre 2001 segnano le seguenti tendenze: l’andamento della produzione rimane positivo pur passando dal +19,6% dell’anno scorso ad un +7,1%; anche le vendite complessive, dopo la flessione di inizio anno mantengono, con un +10,7% un trend positivo (anche se molto inferiore a quello riscontrato nel trimestre precedente +21,3%) per effetto dell’incremento delle vendite all’estero (+16,3%) e delle vendite in Italia (+3,8%).
L’andamento dell’occupazione, con un +0,2%, si attesta su valori leggermente positivi dopo lo 0,3% e lo 0,8% delle precedenti indagini di quest’anno.
Sotto il profilo congiunturale (rispetto, cioè, al trimestre precedente) la produzione si mantiene praticamente stabile (+0,6%); le vendite totali aumentano di un contenuto 2% (+5,6% all’estero, -1,9% in Italia).
Sotto il profilo degli ulteriori indicatori, segnali di flessione provengono dai nuovi ordini (-5,9% congiunturale e -4,9% tendenziale) mentre rimane stabile con un buon 87,5% l’utilizzazione degli impianti. Il 74% delle imprese contattate giudica adeguate le scorte (+2% rispetto alla valutazione precedente) mentre le aziende che denunciano scorte in esubero sono ancora molte (18%).
Per quanto riguarda i principali settori dell’industria regionale si può segnalare un andamento complessivamente positivo dell’industria Meccanica, anche se nei subsettori che la compongono, tranne quello dei materiali elettrici ed elettronici, vengono evidenziate alcune criticità. Segnali di rallentamento si riscontrano nel secondo settore per importanza regionale, il Legno ed Arredo, e nel settore della Lavorazione minerali non ferrosi.
Notevole rilevanza assumono, in questo contesto, le previsioni di breve periodo per il IV trimestre 2001 che danno l’immagine di un clima di sensibile preoccupazione riducendo in modo molto significativo le previsioni di aumento e di stabilità, mentre crescono le previsioni di diminuzione. Significative di tali considerazioni sono le previsioni della domanda estera: diminuisce di più della metà la previsione di incremento (dal 20,4% al 9,8%) ed aumenta di quasi quattro volte la previsione di diminuzione (dal 9,2% al 34,5%).
Come era prevedibile la situazione internazionale ha radicalmente influito in negativo sull’atteggiamento di fiducia delle imprese.
