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L’indagine viene svolta dalla Confindustria regionale sulla base dei dati consuntivi del trimestre in esame e previsionali sul trimestre successivo; dati che vengono raccolti dalle proprie Associazioni federate delle province di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine.
Il Presidente della Confindustria Friuli Venezia Giulia, Alessandro Calligaris, accompagna i risultati dell’indagine con un suo commento:
“Dai risultati di questa nostra ultima indagine trimestrale si possono cogliere, a mio avviso, due indicazioni molto chiare: la prima è che ci sono segnali, ancora timidi, di un’inversione di tendenza verso tempi migliori – gli indicatori congiunturali sono positivi e quelli tendenziali, pur rimanendo negativi, continuano lentamente dall’inizio dell’anno a migliorare - ; la seconda è che siamo ancora lontani dal superamento della crisi che ormai da troppo tempo investe la nostra economia.
E’ necessario, con determinazione, affrontare e superare l’impasse economico che attanaglia anche il Friuli Venezia Giulia – afferma Calligaris - , per questo abbiamo avanzato una serie di proposte alla Regione, alle quali spero sia data adeguata attenzione. In primo luogo è necessario promuovere la competitività del nostro sistema industriale, creando condizioni favorevoli agli investimenti in nuove imprese, come fanno con molta efficacia i nostri Paesi vicini, Austria in testa. Altro fattore determinante su cui puntare è il credito: molte nostre imprese sono sottocapitalizzate e sarebbe, quindi, molto importante orientare le nostre finanziarie regionali, Friulia, Mediocredito e Finest, magari creando un’unica identità, al sostegno del prestito a lungo termine, senza eccessivi vincoli burocratici, per quelle che vogliono investire in progetti di sviluppo. E, ancora, internazionalizzazione, logistica, infrastrutture che sono fattori di base per il consolidamento e lo sviluppo delle imprese.
Cito infine – conclude il Presidente Calligaris – il progetto promosso dalla Confindustria nazionale rivolto essenzialmente a favorire il rilancio dei consumi. Solo se si creeranno i presupposti perché si torni a consumare sarà possibile il rilancio del sistema economico e sociale.”
Trieste, 31 luglio 2013