Indagini congiunturali del 2022
Indagini congiunturali del 2021
Indagini congiunturali del 2020
Indagini congiunturali del 2019
Indagini congiunturali del 2018
Indagini trimestrali del 2017
Indagini trimestrali del 2016
Indagini trimestrali del 2015
Indagini trimestrali del 2014
Indagini trimestrali del 2013
Indagini trimestrali del 2012
Indagine trimestrale del 2011
Indagine trimestrale del 2010
Indagine trimestrale del 2009
Indagine trimestrale del 2008
Indagine trimestrale del 2007
Indagine trimestrale del 2006
Indagine trimestrale del 2005
Indagine trimestrale del 2004
Indagine trimestrale del 2003
Indagine trimestrale del 2002
Indagine trimestrale del 2001
Il dott. Giuseppe Bono, Presidente della Confindustria regionale, presenta con un breve commento i risultati dell’ultima indagine effettuata sul quarto trimestre dell’appena trascorso 2013:
“Dai dati forniti dall’ampio campione di nostre imprese associate emerge, ancora una volta, un quadro complessivo del sistema produttivo regionale piuttosto incerto e problematico. Ci troviamo di fronte a segnali che, pur descrivendo una situazione migliore rispetto a quella di un anno prima, si presentano deboli e non sufficientemente incisivi per consentirci di affermare che la lunga crisi ha toccato il fondo e si sta risalendo, magari con lentezza, ma con sicura continuità, verso tempi migliori. Dalle nostre rilevazioni, che, voglio dirlo, hanno sempre anticipato con coerenza i risultati di altre autorevoli indagini economiche nazionali, si vede chiaramente come dal secondo trimestre del 2012 il nostro sistema produttivo ha iniziato una lenta e costante risalita. Risalita che però ha subìto, nell’ultimo trimestre del 2013, una significativa flessione. E’ questo un segnale preoccupante – afferma il Presidente Bono – che ci richiama drasticamente alla cruda realtà che senza le riforme, da anni annunciate e mai realizzate, e senza interventi decisi e coraggiosi a promozione dello sviluppo e della ripresa produttiva il nostro Paese non sarà in grado di mantenere, quando invece è necessario recuperare, la propria competitività rispetto ai partner europei e mondiali. Concludo, quindi, con l’auspicio che a livello nazionale le forze politiche si assumano con immediatezza la responsabilità di dare al nuovo Governo la possibilità di affrontare e decidere sui temi concreti e prioritari del rafforzamento delle imprese e dell’allargamento delle opportunità di lavoro e, con il richiamo, a livello regionale, alla Giunta, nell’ambito dell’ autonomia speciale della Regione e delle conseguenti speciali competenze , di proseguire con determinatezza il sostegno dei settori produttivi attraverso il piano di rilancio del manifatturiero e la destinazione a questo fine anche di risorse aggiuntive che possano essere reperite dal contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica e delle spese per investimenti senza dirette od indirette ricadute sul tessuto economico del territorio”.