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8° Congresso Europeo di Behavior-Based Safety - Trieste, 27 e 28 giugno 2014

Confindustria Friuli Venezia Giulia è felice aver dato il suo patrocinio al Congresso Europeo di BBS che si è tenuto a Trieste il 27-28 Giugno: al Congresso - che ha visto la partecipazione di ben 250 persone - sono intervenuti 5 speaker internazionali e ci sono stati ben 35 interventi. L’appoggio delle istituzioni (Presidenza della Repubblica e INAIL) è stato fondamentale e la copertura del TGR Rai Friuli Venezia Giulia ha garantito la meritata visibilità all'evento.

Sul sito AARBA - la società scientifica organizzatrice del congresso - ora è possibile vedere le foto dell’evento e leggere gli atti di tutte le sessioni, tra cui ​quella dedicata ai casi aziendali con le esperienze di Consorzio Condotte Cossi, CRO di Aviano, Heineken, OMA Group, Weir Gabbioneta e Baltimore Aircoil.

Cultura e valori di sicurezza: misurarli e costruirli con metodi scientifici

AARBA - Association for the Advancement of Radical Behavior Analysis- è la Società Scientifica Italiana di Analisi del Comportamento, parte di ABA International, la comunità scientifica mondiale degli scienziati del comportamento. A.A.R.B.A. è anche la Società Scientifica della Sicurezza Comportamentale (Behavior-Based Safety, B-BS) in Europa.

A.A.R.B.A è impegnata nella promozione e nella diffusione della Behavior-Based Safety, il protocollo di sicurezza sul lavoro che si fonda sui principi della Behavior Analysis. L’associazione ha promosso la diffusione del protocollo dal 2001, anno della sua fondazione. In seguito a tale attività, la B-BS è diventata una disciplina nota e adottata nel contesto aziendale, accademico e istituzionale Italiano ed Europeo, sia pure con grave ritardo rispetto al nord America, dove è stato sviluppato il protocollo a partire dagli anni ’70 nelle principali università e centri di ricerca degli USA.

Tra il 27 ed il 28 Giugno p.v. a Trieste, presso la Stazione Marittima, si è tenuto l'ottavo Congresso Europeo di B-BS, patrocinato da Confindustria FVG.

La comunità dei professionisti della sicurezza deve iniziare a parlare un linguaggio comune, che permetta al giurista, al tecnico, al manager, all’ingegnere, al medico, allo psicologo di capirsi quando uno di questi invoca il mantra “Dobbiamo migliorare la nostra cultura della sicurezza”: il Congresso Europeo di Behavior-Based Safety di quest’anno ha l’obiettivo ambizioso di rendere la Cultura e Valori della Sicurezza qualcosa di concreto, misurabile, di raggiungibile attraverso una serie ordinata di attività, con uno scopo ben preciso e cioè ridurre il numero di infortuni, di medicazioni, di malattie professionali.

I lavori congressuali hanno permesso di approfondire quali sono le prassi evidence-based capaci di ottenere un cambiamento culturale, grazie agli interventi di ospiti internazionali e alla condivisione delle esperienze e dei risultati di chi ha già avviato il protocollo di B-BS.

In analisi del comportamento, all’interno di un’organizzazione o di un gruppo di individui, si definisce cultura l’insieme coerente dei comportamenti e delle contingenze – tra cui le regole – che li modellano. Per intenderci si ha un cultura della sicurezza in un’azienda X se la maggior parte delle persone adotta gli stessi e condivisi comportamenti di prevenzione e protezione, se segnala le situazioni di rischio, se parla di sicurezza anche al di fuori dei momenti istituzionali… e se per tutte queste attività la maggior parte delle persone apprezza, approva, premia chi le fa o dall'altro lato estingue, punisce e penalizza chi esibisce comportamenti a rischio. Il compito della scienza è ora dire come si fa a misurare e poi ottenere questo.

In questa opera definitoria, purtroppo la legge non aiuta perché per esempio il d.lgs 81/2008 in diversi punti prescrive le attività a carico di enti pubblici e privati per promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza (art. 9 e 11) ma poi non ci dice come misurare l’efficacia della loro azione. Ci rendiamo conto che questo approccio è proprio delle discipline scientifiche, piuttosto che di quelle giuridiche, ma sarebbe utile che queste due modi di leggere e intervenire sul mondo inizino a collaborare e a istruire regole efficaci, ossia che abbiano una discreta probabilità di successo e in base a questo successo siano rese valide o invalide.

Per questo, un’ altra parte importante del congresso di quest'anno è stata dedicata all’integrazione tra scienza, legge e giurisprudenza sul lavoro e vedrà la partecipazione di importanti magistrati, avvocati, giuristi, esperti di legislazione.

Per approfondire ulteriormente le tematiche affrontate nel corso del Congresso si consiglia di consultare il sito di AARBA cliccando sui link indicati nell'introduzione.

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