La Regione Veneto, con la legge del 19 dicembre 2003, n. 41 recante riordino e semplificazione della normativa in materia di prevenzione sanità e sicurezza pubblica), ha previsto la sostituzione del libretto sanitario con percorsi di formazione/informazione finalizzati alla prevenzione del rischio derivante dalla manipolazione degli alimenti.

La legge demandava alla Giunta Regionale l’onere di definire i criteri per la predisposizione di tali percorsi e le modalità per l’effettuazione dei relativi controlli.

La Giunta regionale a tal proposito, con delibera n. 140, del 30 gennaio 2004 e Decreto n. 61 del 1° marzo 2004,, ha fornito i primi chiarimenti in merito, richiamando altresì l’attenzione circa una corretta applicazione dei principi di autocontrollo dettati dalla normativa vigente (d.lgs n. 155/1997) e prevedendo in fine, l'obbligo per i titolari del libretto sanitario, di dover partecipare a dei percorsi formativi.

Questi provvedimenti erano tuttavia incompleti e necessitavano di successivi chiarimenti per permettere operativamente alle imprese, da una parte, ed ai servizi demandati al controllo in materia dall'altra, di attuare dette le norme.

A tal proposito, il Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Regione, coinvolgendo le associazioni delle categorie interessate, tra le quali il Sistema Confindustriale Veneto, ha emanato la successiva Deliberazione n. 2485 del 6 agosto 2004 (B.U.R.V. n. 90 del 14 settembre 2004), con la quale sono stati integrati i criteri e le modalità di attuazione e definizione delle procedure di formazione/informazione citati.

Infine, la nuova deliberazione abroga e sostituisce la deliberazione n. 140/04 e il decreto n. 61/04.