Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 12 dicembre 2002 della circolare ministeriale attuativa prende il via il 5° bando della legge n. 215/92, che agevola le imprese femminili.
La presentazione delle domande deve avvenire nel periodo dal 13 dicembre 2002 al 13 marzo 2003. Per il Veneto esse vanno inoltrate a Veneto Sviluppo, ente gestore per conto della Regione.
Riportiamo, di seguito, una breve scheda riassuntiva dell'agevolazione.
LEGGE 215 - AGEVOLAZIONI PER L'IMPRENDITORIA FEMMINILE |
Beneficiari | Piccole imprese secondo i parametri dimensionali UE.
Imprese individuali, cooperative, società di persone e società di capitali con predominante partecipazione femminile. |
Settori agevolati | Industria, artigianato, commercio, turismo e servizi, agricoltura; restano esclusi soltanto alcuni settori di attività. |
Iniziative ammissibili | 1. avvio di nuova attività imprenditoriale;
2. acquisto di attività preesistenti mediante cessione dell’attività stessa o di un suo ramo oppure mediante affitto per 5 anni;
3. realizzazione di progetti aziendali innovativi connessi all’introduzione di qualificazione e di innovazione di prodotto tecnologica o organizzativa anche se finalizzata all’ampliamento e all’ammodernamento dell’attività;
4. acquisizione di servizi reali destinati all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati, all’acquisizione di nuove tecniche di produzione, di gestione e di commercializzazione, nonché per lo sviluppo di sistemi di qualità. |
Spese ammissibili | Al netto di IVA e di altre imposte, le spese relative a:
a) impianti generali (elettrico, riscaldamento e condizionamento, antifurto, idraulico, antincendio ecc.);
b) macchinari e attrezzature;
c) brevetti e software;
e) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite del 25% dei costi di a) e b); le spese di progettazione e direzione lavori non possono superare il 5% dell’importo per opere murarie;
f) studi di fattibilità e piani d’impresa, comprese le analisi di mercato, studi per la valutazione dell'impatto ambientale, nel limite del 2% del costo dell’investimento ammesso.
I beni acquistati (compresi il software e i brevetti) per la realizzazione del programma non possono essere ceduti, alienati o distratti per almeno 5 anni dalla concessione dell’agevolazione. |
Agevolazione | La misura dell’agevolazione può essere richiesta secondo uno dei due seguenti criteri:
1. in ESN o ESL calcolati come percentuale del valore ottenuto attualizzando gli investimenti ammissibili, se realizzati in più anni, all’epoca in cui l’iniziativa è avviata a realizzazione. La percentuale è del 15%.
2. regola del “de minimis”: eleva la percentuale al 50% delle spese ammissibili fissando nel contempo quale soglia massima di aiuto la somma di 100.000 Euro in tre anni. |
Retroattività delle spese | Solo nel caso che l’azienda opti per la regola del “de minimis” sono ammessi anche programmi le cui spese siano state sostenute prima della presentazione della domanda. L’impresa deve contribuire alla realizzazione dell’iniziativa con un apporto di mezzi propri pari al almeno il 25% dell’importo complessivo delle spese agevolabili (non è obbligatorio nel caso del “de minimis”). |
Divieto di cumulo | Le agevolazione della legge 215 non sono cumulabili con altre, anche se comunitarie, che riguardino lo stesso programma di investimenti. |
Domanda | Dal 13 dicembre 2002 al 12 marzo 2003 a Veneto Sviluppo, ente gestore per conto della Regione Veneto. |
Valutazione dei progetti | Al fine di redigere una graduatoria per il punteggio da attribuire ad ogni singola iniziativa, ci si basa sia su criteri regionali (priorità per il settore del "sociale") che su criteri di priorità applicati su tutto il territorio nazionale. |
Il testo della circolare, contenente i moduli di domanda, è contenuto nel file allegato (1 Mb)
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